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Piazza Armerina, manifestazione per salvare l'ospedale

PIAZZA ARMERINA. Rimozione immediata dei vertici dell’Asp 4 di Enna, annullamento dell’atto aziendale accusato di affossare il Chiello e una grande manifestazione popolare di protesta fissata per il 30 ottobre. Si chiama «Giù le mani dall’ospedale – Fermiamo la Fidelio e il suo staff» il durissimo documento, a firma del comitato Pro Chiello, nel quale l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Filippo Miroddi, il consiglio comunale, i partiti politici, i comitati spontanei a difesa della struttura ospedaliera e le associazioni si ritrovano in modo compatto a difesa del nosocomio armerino.

Martedì sera, alla Sala delle Luci del palazzo comunale, tutte le parti istituzionali e non della società civile armerina, si sono ritrovate attorno allo stesso tavolo per pianificare le prossime tappe di quella che viene considerata una vera e propria discesa in guerra. Una grande manifestazione popolare allargata a tutti i comuni e le popolazioni vicine.

«Prendiamo atto che il documento aziendale presentato dalla manager Fidelio e dell’intero staff della direzione Asp 4 di Enna che di fatto determinerà la chiusura nel breve termine degli ospedali di Leonforte, Piazza Armerina e Nicosia, è palesemente illegittimo in quanto in violazione del decreto 14 gennaio 2015 della Regione Siciliana, assessorato della Salute, e, comunque, dannoso per l’intera comunità dell’ex Provincia di Enna, nonché dei comuni che usufruiscono dei servizi dell’Asp 4, con grave rischio per la salute e l’incolumità dei cittadini», recita il documento, inviato a tutti i comuni ennesi e alle istituzioni regionali. «Chiediamo che i vertici della direzione dell’Asp 4 di Enna vengano rimossi e che l’atto aziendale venga annullato o in via cautelare sospeso«, aggiunge. Tutta la città è in fase di mobilitazione.

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