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Banditi in trasferta a Enna: «Usano il territorio come un bancomat»

ENNA. Tre furti con scasso ai danni dello stesso distributore di carburante di Agira, un bancomat divelto a Valguarnera, un'Ottica di Enna e un bar tabacchi di Leonforte visitati dai ladri, che agiscono con modalità cruente. Sono solo alcuni degli ultimi episodi di cronaca verificatisi in provincia di Enna. Casi che destano preoccupazione e allarme sociale. Il primo a prenderne atto è il questore Ferdinando Guarino, che però sottolinea: «È una lotta continua con la criminalità, ma abbiamo messo più pattuglie sul territorio, assieme ai carabinieri, alla Guardia di Finanza e alla Forestale». L'intervista, nella stanza al quinto piano del capo della polizia ennese, avviene all'indomani del colpo a La Dolce Vita di Leonforte, episodio che ha destato preoccupazione perché emerge la spregiudicatezza dei ladri, che non hanno esitato a portare avanti il loro piano, nonostante una persona, accortasi del furto, urlasse loro di andare via, che avrebbe chiamato la polizia.

I dati statistici continuano a dire che Enna è nella top ten della province più sicure d'Italia. Forse non è più così?
«La percezione di sicurezza dei cittadini non si può basare su dati statistici, perché anche un furto commesso con modalità violente crea insicurezza. Ma comunque, per rispondere alla sua domanda, rispetto all'anno scorso c'è stato ancora un calo del numero di furti».

E cosa stanno facendo le forze dell'ordine?
«L'unica cosa che possiamo fare è mettere più uomini, coprire la provincia ventiquattro ore al giorno. E lo stiamo facendo».

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