ENNA. Il vescovo parla in pubblico della creazione dell'uomo e della donna secondo le Sacre Scritture, forze dell'ordine mobilitate per una temuta (e annunciata sul web) manifestazione di protesta contro teorie omofobe, ma alla fine i manifestanti vengono invitati a partecipare all'incontro e questi ringraziano. Si è svolto in modo pacifico (ma sotto il controllo vigile della polizia) il primo «Chiosco teologico» organizzato ieri mattina al centro Polifunzionale dall'associazione Hope in collaborazione con il Movimento giovanile francescano e che aveva per tema «Che genere di umanità c'è nella Bibbia?». Il relatore, il vescovo Rosario Gisana, prima di mettere piede nella sala, ha voluto parlare con un piccolo gruppo di ragazzi che aveva espresso la volontà di manifestare contro il Chiosco teologico per la tematica ritenuta di ideologia omofoba e li ha invitati a entrare e ascoltare le sue parole. Le forze di polizia hanno intanto vigilato sull'intero svolgimento dell'incontro, al quale hanno preso parte giovani dei movimenti cattolici, sacerdoti, religiose e laici. «Offro oggi sulle Sacre Scritture il mio sguardo da studioso e non da pastore - ha detto - invocando anche qui a Enna quella che viene definita svolta antropologica, un dialogo tra cattolici e non cattolici su tematiche scottanti come l'identità di genere, dove anche i cattolici siano pronti a eliminare le loro incrostazioni di carattere culturale». Gisana ha subito chiarito che non era sua intenzione entrare nel merito della complessa "teoria gender", analizzando in dettaglio alcuni versetti dei primi due capitoli della Genesi che raccontano la creazione dell'uomo e della donna, "dal punto di vista dei credenti". DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE