ENNA. L'ex presidente del consiglio provinciale Massimo Greco propone al Comune di istituire un fondo per gli operatori economici vittime del crollo di viale Caterina Savoca. «Un gruppo di persone - dice Greco - diventa una comunità quando riesce a cementare i rapporti sociali e a generare capitale sociale». Una frana che ha messo nei guai non solo i diretti interessati ma anche tutti gli operatori economici che possiedono l'azienda nei pressi dell'area. "Tutti gli esercenti e gli artigiani sia della parte finale di via Roma che, soprattutto, del viale Caterina Savoca registrano in questi giorni un calo del fatturato non inferiore al 30 per cento. E tra i penalizzati, ovviamente spicca, la chiusura totale del ristorante che si affaccia proprio sulla frana». A questo punto Greco chiede al Comune d'intervenire: «Potrebbe accendere uno specifico capitolo di bilancio a favore degli Operatori economici vittime dello smottamento di viale Caterina Savoca. La competente commissione consiliare e la giunta dovrebbero poi trovare la soluzione amministrativo-regolamentare più idonea per impegnare l'autorizzato stanziamento finanziario». Intanto ormai le verifiche sulla zona colpita dal cedimento sono alla fine e stanno offrendo responsi confortanti. Il muro ceduto, per esempio era stato posizionato sulla roccia e potrebbe ritornare a fare da base per una nuova costruzione. Ma dopo la ripulitura dei detriti il Comune, con somme proprie, non è più in grado di proporre altri interventi. Nei prossimi giorni verranno verificate nei particolari le stime per la ricostruzione del muro necessario per riattivare la circolazione automobilistica in viale Caterina Savoca. Nessuno si sbilancia ma le prime cifre cominciano a venire fuori anche se sono del tutto ufficiose.