ENNA. I finanzieri del nucleo di polizia Tributaria della Guardia di finanza di Enna hanno sequestrato beni mobili ed immobili per il valore di oltre 300 mila euro. Corrispondono, secondo l'accusa all'Iva evasa, a quattro amministratori di tre diverse società di capitali, che operano nella commercializzazione di apparecchi acustici nel capoluogo ennese e nella provincia etnea. Il sequestro disposto dal Gip presso il Tribunale di Caltanissetta, su richiesta della Procura della Repubblica di Enna, riguarda 13 fabbricati situati nei comuni di Caltanissetta e Siracusa nonché somme di denaro depositate su conti correnti bancari nella disponibilità dei 4 amministratori, ora accusati di evasione e frode fiscale. L'indagine ha messo in luce una maxi frode, imperniata sul sistema delle false fatturazioni emesse da ditte "compiacenti", prevalentemente per spese promozionali e di pubblicità di elevatissimo ammontare. Di fatto però queste ditte, con regolare partita iva, non esistevano se non per fatturare falsamente. Le Fiamme gialle hanno anche individuato 12 ditte sconosciute al fisco che hanno avuto il ruolo di "fornitori" della società verificata, sulle quali sono stati avviati i controlli fiscali per ricostruire ilo reale giro d'affari. L'attività di verifica ha consentito di rilevare oltre 3 milioni euro di costi inesistenti o indeducibili per un'evasione stimata di quasi 500 mila euro di Iva e 700 mila euro di Ires, nonché di segnalare all'Autorità giudiziaria 7 persone per i delitti di occultamento della contabilità, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. Con l'attuale sequestro ammontano a circa 4 milioni di euro il valore dei beni mobili ed immobili, sottoposti a sequestro nel corso di questo anno dal Nucleo di Polizia Tributaria di Enna.