ENNA. Ruba circa duemila euro dalla cassaforte di suo nonno, per acquistare costosi smartphone e altri oggetti di hi-tech. E poi, non appena lo scoprono, inventa di essere vittima di taglieggiamenti, a opera di non meglio precisati estorsori. Per questo un diciassettenne è stato denunciato a piede libero dalla polizia, con l’accusa di simulazione di reato. La denuncia è stata formalizzata, alla Procura minorile di Caltanissetta, dagli agenti della sezione «Reati contro la persona, in danno di minori e reati sessuali» della Squadra Mobile di Enna, diretti dal vicequestore Gabriele Presti. La vicenda è giunta in Questura ad ottobre, quando a presentarsi è stato il ragazzo, dicendo di essere vittima di estorsioni a opera di alcuni sconosciuti. Ha aggiunto che questa storia andava avanti da diversi mesi. E che più volte, i suoi presunti taglieggiatori, gli avrebbero intimato di pagare, altrimenti avrebbero fatto del male a lui e ad alcuni familiari. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE