ENNA. Fu una delle rapine più clamorose mai avvenute in provincia di Enna, in relazione all'entità del bottino, perché fruttò ai rapinatori ben 175 mila euro in contanti. Era il 2012 e i soldi furono prelevati direttamente dalla cassaforte della Banca Carige di Enna, dopo che i malfattori attesero per quasi due ore che si aprisse, tenendo sotto minaccia, armati di un taglierino, quattro persone fra cui l'allora direttore.
Ma la polizia avrebbe individuato i due presunti autori del colpo e si aprirà giovedì 21 gennaio l'udienza preliminare. Alla sbarra saranno due palermitani, Domenico Ferrara di 52 anni e Maurizio Abbate di 42. I due sono stati iscritti sul registro degli indagati e poi al centro dell'esercizio dell'azione penale, da parte della magistratura ennese, alla luce di un'indagine condotta dagli agenti della Squadra Mobile di Enna.
La rapina risale al 1 marzo del 2012. Il rinvio a giudizio è stato chiesto dal sostituto procuratore Francesco Rio. A entrambi, indagati a piede libero, è contestato di essersi introdotti nella filiale impugnando un coltellino, di aver chiuso in bagno e immobilizzato con il nastro adesivo i presenti e di aver costretto i funzionari dell'istituto a consegnare il denaro in contanti.
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