ENNA. Ha diretto la Procura di Enna negli ultimi otto anni e mezzo della sua carriera in magistratura, iniziata nel dicembre del ‘67, quando per la prima volta indossò la toga. Ieri il Procuratore Calogero Ferrotti ha lasciato il Palazzo di Giustizia di Enna. Lo ha fatto con una cerimonia pubblica alla presenza delle massime autorità politiche, civili e militari, di studenti e personale del Tribunale. E con una sedia platealmente vuota, al centro della prima fila dell’auditorium intitolato a Falcone e Borsellino: è il posto che avrebbe occupato il prefetto Fernando Guida, con tanto di nome, cognome e nastro tricolore. Guida il 23 dicembre è stato trasferito a Isernia. «L’allontanamento del prefetto Guida – ha detto Ferrotti – rappresenta un vero sfregio al tessuto vivo di questo territorio. Egli, fin dal suo insediamento, aveva dato l’immagine autorevole della presenza dello Stato in una Terra difficile». Nel giorno del saluto, Ferrotti ha impugnato la sciabola e ha sparato a zero anche contro chi, recentemente, avrebbe tentato di bloccare un’indagine in corso, facendo riferimento a una denuncia che è stata presentata contro di lui, «per fatti inesistenti», per «delegittimare chi stava conducendo quelle indagini, nel pieno rispetto delle regole e senza alcun clamore mediatico». DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE