ENNA. «Mettere due panchette in uno spazio non ben identificato lo rende una sala d’attesa? Certo che no!». Inizia con queste parole lo sfogo raccolto da una delle tante mamme che ieri mattina, al secondo piano dell’ospedale «Umberto I», faceva la fila per vaccinare la sua bimba di tre anni. «Questa è una zona di passaggio, di transito, dove si vede di tutto – alza leggermente il tono di voce Monica M., di Enna - tant'è vero che i bimbi, come la mia, sono costretti a vedere ogni volta degenti sulle sedie a rotelle, nella migliore delle ipotesi, ma anche doloranti in barelle che gli sfilano sotto gli occhi».