ENNA. «Assolto perché il fatto non è (più, ndr.) previsto dalla legge come reato. Si trasmettono gli atti all’autorità amministrativa». Il Tribunale di Enna ha già chiuso con questa formula, in poco più di dieci giorni dal 6 febbraio 2016, data dell’entrata in vigore del decreto legislativo che ha depenalizzato l’evasione contributiva al di sotto di 10 mila euro l’anno, 9 processi penali, scaturiti da indagini aperte dalla Procura su denuncia dell’Inps. Gli imputati erano imprenditori, commercianti e artigiani che hanno omesso, quasi sempre per colpa della crisi in cui versano le proprie aziende, di versare i contributi obbligatori per i propri dipendenti. Nove sono le sentenze giunte sinora, ma la norma potrebbe avere effetti molto importanti, destinati a chiudere anticipatamente centinaia e centinaia di processi aperti. Il conto è presto fatto: a settembre 2015 le denunce presentate l’anno scorso erano già 1.123, nel 2014 il conto finale fu di 1.251 denunce, mentre l’anno precedente erano state 1.060. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE