ENNA. Da più di un mese diciotto tra bambini e ragazzi audiolesi che frequentano le scuole della provincia di Enna non possono contare sugli assistenti alla comunicazione. Per questo sette genitori hanno presentato un esposto alla Procura di Enna, ipotizzando un’interruzione di pubblico servizio. Gli operatori in questione sono coloro che danno supporto in classe ai ragazzini non udenti, del personale qualificato che conosce la lingua dei segni e che consente, assistendoli, ad alunni e studenti di poter apprendere regolarmente il contenuto delle lezioni. La notizia della presentazione di un esposto trapela dalle famiglie stesse, il cui legale, l’avvocato ennese Ludovico Vella, sottolinea: «La denuncia è stata una ‘extrema ratio’, seppur necessaria e doverosa per far sentire la voce disperata di queste famiglie allo Stato, allo Stato sociale». DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE