TROINA. Condannato a tre mesi Michele Vignera che nel 2009 provocò lesioni gravissime ad un giovane, che all’epoca aveva 22 anni, insufflandogli con un compressore aria nell’intestino. La sentenza è del Tribunale di Enna, giudice Giuseppe Tigano. La giovane vittima, che per vedersi riconoscere il risarcimento del danno dovrà avviare un giudizio civile, al processo era parte civile costituita con l’avvocato Silvio Vignera. Michele Vignera, difeso dall’avvocato Silvestro Plumari, era accusato di lesioni aggravate dall’avere messo in pericolo la vita della vittima. A questa accusa si era aggiunta l’aggravante di avere provocato lesioni che hanno comportato una degenza e una convalescenza superiori ai 40 giorni, con conseguenze sull’attività di lavoro della vittima. Dopo la grave sevizia la giovane vittima lasciata nei pressi dell’officina dove era stato usato il compressore, era riuscito a trascinarsi fino a casa, ma i dolori erano fortissimi ed era stato necessario il ricorso all’ospedale. Vista la gravità delle lesioni, accertata dal pronto soccorso dell’ospedale Basilotta di Nicosia, il giovane venne sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Il giovane inizialmente si era rifiutato di raccontare cosa fosse accaduto, poi aveva spiegato che tre compaesani lo avevano afferrato, spogliato e gli avevano insufflato aria ad alta pressione, quindi lo avevano abbandonato nei pressi dell’officina meccanica dove era avvenuto l’episodio. Erano quindi scattate le indagini seguite dai carabinieri e si era arrivati al processo, ma solo per Michele Vignera, all’epoca trentunenne, che lavorava nell’officina.