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Venti detenuti ennesi diventano atleti per "Vivicittà"

ENNA. Una bella giornata all’insegna dell’integrazione e inclusione sociale e contro i pregiudizi quella di ieri quando all’interno della Casa Circondariale di Enna si è corsa la prova del «Vivicittà», organizzata dal comitato provinciale Uisp presieduto da Enzo Bonasera. In tutta Italia sono una ventina le carceri dove si è corsa la Vivicittà, di cui solo 2 in Sicilia: oltre quella di Enna anche a Ragusa.

Nel capoluogo grazie alla disponibilità della direttrice della struttura, Letizia Bellelli, sono stati quasi in cinquanta - una ventina di detenuti più una trentina di atleti venuti dall’esterno, non solo dal capoluogo ma anche da Leonforte e Barrafranca, oltre ad una rappresentanza del Gruppo Sportivo dei Vigili del Fuoco - a dare vita ad una gara di circa 3 chilometri dal forte significato sociale. «È stata una bella giornata di sport ma anche di forti significati etici - ha detto Letizia Bellelli - siamo sempre disponibili a qualsiasi attività sportiva e non solo che vada verso l’integrazione».

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