ENNA. Avrebbe insultato, vilipeso e picchiato l'ex moglie, anche davanti agli occhi attoniti della loro figlioletta minorenne, costringendo la donna ad andare in Pronto soccorso e a denunciare tutto alla polizia. Per questo, con l'accusa di maltrattamenti, un quarantenne ennese, di cui non si riportano le generalità per non consentire l'identificazione dell'ex moglie e della figlia, è stato condannato a un anno di reclusione, con pena sospesa. Inoltre dovrà risarcire i danni all'ex coniuge. I fatti risalgono a sette anni orsono e la sentenza è stata emessa dal giudice del Tribunale di Enna Elisabetta Mazza, in composizione monocratica. Secondo quanto è emerso in aula, sarebbero state le sue vessazioni a indurre la donna a lasciarlo e a denunciare tutto. Al dibattimento, la cui sentenza è già stata depositata - compresa di motivazioni - sono stati sentiti numerosi testimoni, tra cui gli agenti che raccolsero la testimonianza della donna, in almeno due diverse occasioni. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE