BARRAFRANCA. Per ottenere un finanziamento da 11 mila euro, un commerciante di Barrafranca, in piena crisi di liquidità, sarebbe stato indotto da una nota Banca a firmare un piano di investimenti da 30 mila euro, comprando così dei titoli azionari ad alto rischio, che poi si sono rivelati spazzatura. Ma il Tribunale di Enna ha stabilito che quel contratto è nullo e per questo ora la Banca è stata condannata a restituire tutti i soldi in più, pagati dal commerciante, rispetto al finanziamento che gli serviva, e che risale al 2001. La sentenza, innovativa perché per la prima volta, anche nel cuore della Sicilia, sono stati applicati dei principi giurisprudenziali sanciti dalla Corte di Cassazione, è stata emessa dal giudice civile Erina Cirincione, che ha accolto il ricorso presentato dall' avvocato Antonio Giuseppe Bonanno. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI ENNA DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE