PIAZZA ARMERINA. Avrebbe picchiato e maltrattato in vari modi, ripetutamente, la moglie e i loro due bambini. E poi, dopo che la giovane moglie si è decisa a lasciarlo, avrebbe cominciato a pedinarla, appostarsi sotto casa e tempestarla di chiamate e messaggi, costringendola a cambiare le proprie abitudini per non rischiare di trovarselo di fronte. Per questo, con le accuse di maltrattamenti e stalking, il Tribunale di Enna ha condannato a 1 anno e 2 mesi di reclusione, con la condizionale, un giovane padre di 34 anni. L' imputato, di cui non si riportano le generalità per non rendere identificabili le vittime, è stato assolto da un' accusa di calunnia. Il giudice mono cratico Vittorio La Placa ha depositato la sentenza. Secondo l' accusa, in dodici anni di matrimonio avrebbe ripetutamente maltrattato la moglie, "minacciandola anche di morte, scagliandole contro, in una occasione, addirittura una porta divelta dal telaio". L' avrebbe picchiata pure quando era incinta con schiaffi e pugni, provocandole lividi, graffi e ematomi. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI ENNA DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE