ENNA. Avrebbero raccolto scommesse sportive per conto di una società maltese, che non è stata ammessa dall'Amministrazione dei monopoli in Italia, perché non ha dimostrato un' adeguata capacità economico -finanziaria. Per questo sono stati condannati a 4 mesi di reclusione, con pena sospesa, due giovani gestori di un' agenzia di scommesse di Enna, accusati di aver "gestito un'attività organizzata al fine di accettare e raccogliere per via telematica scommesse connesse ad eventi sportivi". Erano stati denunciati a novembre 2013. Il loro difensore, l' avvocato Erminio Cimino, aveva chiesto l' assoluzione piena, anche alla luce del diritto comunitario. E ora si prepara ad impugnare il verdetto in appello, perché la sentenza è già stata depositata, dal giudice Alessandra Maira. La questione, infatti, è controversa e investe temi del diritto internazionale, che sono motivi di un ricorso di alcuni tribunali d' Italia, che è tuttora pendente alla Corte di Giustizia europea. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI ENNA DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE