REGALBUTO. Convalidato l' arresto di Massimo Chianetta, che martedì era stato portato in carcere dalla Squadra mobile, perché nonostante fosse ai «domiciliari» continuava a spacciare proteggendo la sua casa con due pit bull. Il gip Elisabetta mazza del Tribunale, che ha convalidato l' arresto, ha stabilito che Chianetta dovesse lasciare il carcere per tornare ai «domiciliari».
Il 18 ottobre gli uomini della Squadra mobile di Enna, diretti dal dirigente Gabriele Presti, e coordinati dal commissario capo Emanuele Vaccaro, nel corso di un' attività antidroga, avevano raggiunto l' abitazione di Massimo Chianetta, regalbutese di 45 anni, che alla vista della polizia aveva cercato di disfarsi delle 13 dosi di marijuana che aveva già confezionato.
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