TROINA. Voleva solo attirare l'attenzione ed è per questo che Santo Pappalardo, così avrebbe dichiarato alla polizia, avrebbe pensato di scrivere sulle pareti del mattatoio di Troina una frase minatoria indirizzata a se stesso, perchè avrebbe voluto passare per vittima di un' intimidazione. Incalzato dalla polizia Santo Pappalardo, presidente del consorzio che gestisce il mattatoio, ha confessato ed è stato denunciato per simulazione di reato, danneggiamento e procurato allarme.
Le indagini però non sono concluse. Al vaglio degli uffici investigativi della polizia, coordinati dalla Procura di Enna, ci sono diverse ipotesi ancora da verificare in merito al movente.
Lunedì mattina su una parete interna del mattatoio di Troina gestito dal consorzio consorzio «Amp Nebro di», era apparsa la scritta, con vernice rossa, «Santo ti finirà come Antoci». "Santo" era Pappalardo e il riferimento diretto, quindi la minaccia, era all' agguato, di maggio scorso, contro il presidente del Parco dei Nebrodi.
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