BARRAFRANCA. Un' altra tragedia, che allunga la lista delle morti bianche facendo salire a quaranta i decessi registrati sui luoghi di lavoro in Sicilia, ha colpito la comunità barrese. Francesco Spagnolo, un paio di giorni fa, è sprofondato dal tetto in eternit, di un capannone di sua proprietà, su cui era salito per un lavoro di riparazione ed è deceduto a seguito di un grave trauma cranico, conseguenza diretta della caduta. Sul posto, nell' immediatezza dei fatti erano arrivati i carabinieri per i rilievi di rito. Inizialmente la salma dell' uomo, dopo i rilievi effettuati dai carabinieri, era stata trasportata nella sala mortuaria del cimitero di Barrafranca, ma già lunedì la magistratura aveva disposto la restituzione alla famiglia. La dinamica dell' incidente era talmente chiara che non è stata necessaria l' autopsia, ma è bastata l' ispezione cadaverica esterna per confermare che a causare la morte di Spagnolo è stato il grave trauma cranico riportato nella caduta. L' uomo era salito sul tetto per alcune riparazioni, ma forse il peso o probabilmente l' usura del tetto in eternit che non ha retto e il volo che non ha lasciato scampo al povero barrese. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DELLA SICILIA ORIENTALE DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE