ENNA. La direzione aziendale dell’Asp 4 di Enna aveva annunciato dei disagi al Cup (Centro unico di prenotazione) e al call center, ma certo gli utenti non avrebbero mai immaginato di dover andare a pagare il ticket per le prestazioni sanitarie all’Ufficio postale.Una situazione che oltre all’aggravio di costi ha comportato notevoli disagi all’utenza dell’Umberto I di Enna, mentre al «Basilotta» di Nicosia, al «Chiello» di Piazza Armerina e al «Ferro - Branciforti - Capra» di Leonforte il Cup continua a ricevere i pagamenti, perchè la riscossione è stata affidata a dipendenti interni che stanno prendendo confidenza con un sistema computerizzato che non conoscevano e per questo i tempi di attesa per i pagamenti si sono allungati.
I disagi sono strettamente collegati alla risoluzione del contratto da parte dell’azienda sanitaria ennese alla ditta che gestito il Cup e che ora è al centro di una inchiesta della Procura di Enna per l’ammanco di circa 600 mila euro all’Asp 4 di Enna. Soldi dei pazienti - utenti regolarmente versati per il pagamento del ticket di prestazioni sanitarie, ma mai arrivati nelle casse dell’Azienda. A metà di gennaio si era saputo che la Procura di Enna aveva aperto un’indagine, dopo una segnalazione arrivata dalla stessa Asp, per l’ipotesi di reato di peculato.
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