PERGUSA. Centinaia di pesci morti affollano la riva nord del lago di Pergusa. Accade da qualche settimana e il fenomeno, che è trapelato solo ieri mattina, a margine degli ultimi studi condotti, riguarda degli organismi acquatici introdotti abusivamente, appartenenti alla specie dei cosiddetti “carassius”, i comuni pesci rossi, esotici, che vengono venduti nei negozi e nelle fiere, una specie che si è riprodotta rapidamente e a dismisura, fino a invadere le rive del bacino lacustre, l’unico lago naturale ormai presente in Sicilia.
Sul caso, per studiarne le origini e comprendere anche come intervenire, stanno lavorando Libero Consorzio di Enna, in qualità di Ente gestore della Riserva, Asp, Arpa e Ispettorato Forestale, che hanno effettuato dei campionamenti, assieme alla biologa e ricercatrice Rosa Termine, che da anni si occupa degli studi del lago.
La “morìa”, in sostanza, riguarda una specie ben determinata. Si tratta di pesci diffusi, in origine, nelle acque dolci e salmastre tropicali e subtropicali dell'Eurasia.
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