ENNA. Una condanna con il rito abbreviato e una sentenza di assoluzione, con formula piena, emessa ieri dal Tribunale collegiale di Enna. Si è chiuso così il processo «Green Farm», che segue l’operazione dello scorso maggio della sezione Criminalità organizzata della Squadra mobile: fu il più grosso sequestro di stupefacenti mai compiuto in Terra ennese, oltre mezza tonnellata di marijuana coltivata in una serra di contrada Camitrice, a metà tra Barrafranca e Piazza Armerina. Per quel sequestro, tre mesi fa (ma la sentenza è stata depositata da poco) è stato condannato il presunto coltivatore delle piante, il trentasettenne Alessandro Canale, che ha preso 3 anni. Ieri invece il Tribunale di Enna ha assolto il fratello di Canale, Luca, 27 anni, incensurato, imputato anch’egli per coltivazione, produzione e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Del resto quest’ultimo, a differenza del fratello, non era stato arrestato in flagrante, ma dopo qualche giorno; e quasi subito rimesso in libertà su istanza del suo avvocato, il penalista Paolo Giuseppe Piazza. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DELLA SICILIA ORIENTALE DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE