PIAZZA ARMERINA. Nascondono un congegno micidiale, un’arma clandestina, realizzata artigianalmente, costituita da più tubi di acciaio, tra loro interposti e lavorati, una sorta d’arma da fuoco per esplodere cartucce, all’interno della loro masseria. Gli uomini della squadra mobile della questura di Enna, diretti dal vice questore aggiunto Gabriele Presti, hanno arrestato, in flagranza, nel corso di una perquisizione, padre e figlio, Luigi Corvaja 55 anni e Francesco 21 anni, per detenzione di arma clandestina e cartucce e, il primo, Luigi, anche, per avere colpito con un pugno all’addome un poliziotto e al volto con un telefono cellulare tenuto in mano. L’arma, costruita artigianalmente, era nella masseria di proprietà dei Corvaia, alla periferia di Piazza Armerina.