ENNA. L’ex preposto dell’agenzia di Enna bassa e un commerciante ennese che ha dichiarato fallimento diversi anni fa, con la complicità, più o meno consapevole, di altre quindici persone, avrebbero creato un buco di quasi un milione di euro ai danni di un noto istituto di credito siciliano, tramite truffe realizzate con prestiti concessi a persone che poi non avrebbero pagato le rate, tra il 2010 e il 2012.
Tra le vittime, va detto, oltre alla banca, vi sono anche alcuni destinatari, sulla carta, dei prestiti, che sarebbero stati ignari di ciò che era accaduto e che si troverebbero adesso «esposti» nei confronti della banca. Per questo il procuratore Massimo Palmeri ha chiesto il rinvio a giudizio di 17 persone. I principali imputati sono il preposto della banca, Alessandro Tumino, e il presunto beneficiario delle truffe, Giovanni Fazzi.
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