PIETRAPERZIA. Nel giro di due giorni, i carabinieri sono dovuti intervenire a casa sua tre volte, per farlo smettere di inveire contro la madre. Così nell’ultima occasione, dopo l’ennesima telefonata della donna, stanca e terrorizzata dai suoi continui maltrattamenti, lo hanno arrestato, portandolo in carcere.
Adesso Rosario Cutaia, ventisettenne, si trova nella casa circondariale di Enna. È indagato per maltrattamenti in famiglia e minacce nei confronti dei suoi fratelli. A fermarlo sono stati i carabinieri della stazione di Pietraperzia, diretti dal capitano Vincenzo Bulla della Compagnia di Piazza Armerina.
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