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Processo alla cosca di Pietraperzia, chiesti 13 anni per due imputati

ENNA. Si è chiusa con le richieste di condanne, per i due imputati che hanno deciso di accedere al rito abbreviato, la requisitoria del Pm Roberto Condorelli al processo «Primavera», sugli affari del clan pietrino di Cosa Nostra, sgominato un anno fa nell’omonima operazione dei carabinieri, che portò a dieci arresti.

La Dda chiede 4 anni e 8 mesi di reclusione per Giuseppe Viola e 8 anni e 8 mesi per Salvatore Calvino, difesi rispettivamente dagli avvocati Paolo Giuseppe Piazza e Flavio Sinatra. E alla prossima udienza, il 7 luglio, sono in programma le arringhe, poi parola al Gup, per la sentenza di primo grado. Complessivamente gli imputati sono 14. Due hanno fatto l’abbreviato, come detto, mentre altri 12 saranno imputati dall’11 luglio dinanzi al Tribunale collegiale di Enna. Viola è imputato a piede libero. Le richieste del pubblico ministero, va detto, includono già la riduzione di un terzo di pena che spetta per legge agli imputati che scelgono il giudizio abbreviato.

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