LEONFORTE. Un tecnicismo, il deposito di un’informativa sbagliata tra gli atti messi a disposizione delle difese, fa saltare il tavolo, nell’udienza preliminare dell’inchiesta antidroga “Anno del Drago”. Il giudice dispone l’annullamento degli ultimi atti e rimanda così l’inchiesta alla fase preliminare: il Pm della Dda di Caltanissetta Roberto Condorelli dovrà dunque depositare nuovamente il suo avviso di conclusione delle indagini; e poi, trascorsi venti giorni – salvo eventuali accoglimenti di richieste istruttorie delle difese – potrà depositare eventualmente una richiesta bis di rinvio a giudizio a carico dei dieci indagati. La decisione del Gup nisseno è stata presa ad avvio di udienza, senza che fosse sollecitata dalle difese. Per gli agenti della Squadra Mobile di Enna e del Commissariato di Leonforte, i dieci farebbero parte di due organizzazioni criminali dedite al traffico di cocaina e marijuana, che avrebbero fatto base a Leonforte e ad Agira, tra il 2012 e il 2013. Sei di essi sono di Leonforte, ovvero Enrico Pizzuto, 41 anni, Giuseppe Bannò di 26, Serafino Di Salvo di 36, Gianluca Leanza di 23, Ludovico Leanza di 27, Angelo Salpetro di 32; uno di Nissoria, Carmelo Minnì di 31 anni; e tre di Agira, Pietro Cuccia di 43 anni, Bruno Randazzo Mignacca di 44 e Massimiliano Di Franco di 31.