BARRAFRANCA. Gli investigatori dell’Arma sembrano non avere dubbi: Filippo Marchì, il rivenditore d’auto quarantottenne massacrato con diversi spari al volto e al torace da un commando di sicari armati di fucile a pallettoni e pistola (forse calibro 7,65), domenica mattina intorno alle 7, è stato vittima di un’esecuzione di stampo mafioso.
La pista riconducibile a Cosa nostra sembra essere dunque la privilegiata dai carabinieri, che indagano sul delitto. Si lavora sugli interessi dei clan nella zona e anche su qualcosa di troppo che Filippo Marchì, un commerciante sposato e padre di due figlie – un incensurato, descritto come lontanissimo dalle logiche e dalle attività dei mafiosi barresi, lui che fu sempre assolto quando ha avuto a che fare con la giustizia – potrebbe aver visto o saputo.
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