ENNA. Aumenta in provincia di Enna il numero delle proprietà sottratte alla criminalità organizzata. Ma la maggior parte dei beni, ben 154 tra immobili e aziende, figurano ancora “in gestione”, dunque non si è messa in moto la macchina per il loro riutilizzo a scopi sociali. Per la maggior parte dei beni, in sostanza, manca la destinazione a un ente, un’associazione, una cooperativa, che se ne occupi. E figurano, inoltre, ben sei aziende costrette alla liquidazione dopo aver tagliato i ponti con i vecchi proprietari. In provincia il numero complessivo di immobili e imprese confiscate è attestato a quota 193. Nel 2011, invece, i beni confiscati erano 53, fra cui 9 aziende. Il dato, che nel giro di sei anni vede più che triplicare il totale dei beni sottratti ai mafiosi, emerge dalle statistiche pubblicate dall'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati, che le aggiorna costantemente sul web.