ENNA. Ha raggiunto l’area al confine tra le province di Enna e Messina l’inchiesta della Procura ennese per truffa e falso ai danni dell’Agea che vede indagati, in differenti procedimenti istruiti negli anni, centinaia di agricoltori, accusati di aver ottenuto illecitamente diverse decine di milioni di euro. Ieri i carabinieri della sezione di Pg, unità tutela ambientale, agroalimentare e forestale di Enna, in collaborazione con il nucleo investigativo e le Fiamme Gialle del nucleo di polizia tributaria, hanno sequestrato beni per un totale di 210 mila euro – tra somme di denaro e quote di appartamenti – a due imprenditori agricoli originari di Capizzi, nel Messinese, T.C.R. e F.M.P. Indagati sono anche due operatori dei Caa, i centri di assistenza agricola. Duecentodiecimila euro è l’entità del presunto provento della truffa. I quattro hanno anche ricevuto un avviso di conclusione delle indagini per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falso ai danni dell’Unione Europea e riciclaggio di denaro di provenienza illecita. Agli indagati, oltre alla contestazione dei reati, sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di 105 mila euro.