LEONFORTE. Gli agenti del commissariato di polizia hanno posto sotto sequestro un mascherone antico, risalente al ‘600, consegnato spontaneamente da un privato, che lo ha rinvenuto nella sua proprietà, a due passi dalla Granfonte. Si tratta dell’area a ridosso della Sicula Tempe, il giardino tardo rinascimentale fatto realizzare dal principe Nicolò Placido Branciforti. Il sequestro è stato convalidato dalla Procura di Enna, che ha aperto un’inchiesta a carico di ignoti per ricettazione e di violazione del cosiddetto «decreto Urbani» sui beni archeologici. Tra i primi a comprendere l’importanza di questo mascherone – che in origine forse era collocato in una delle due porte della Sicula Tempe – è il leonfortese Alfredo Crimì, dottore in archeologia, che con i suoi studi ha fatto sì che fosse riaperto, da parte del Comune, il sito della Sicula Tempe.