ENNA. Sono cinque le direttrici stradali cittadine che, come ha deciso la giunta municipale nei giorni scorsi, vengono trasformate, in via sperimentale, in «zone trenta». Si tratta di strade in cui le auto e i mezzi in genere potranno procedere fino ad una velocità massima di 30 chilometri orari. La decisione, che prevede anche il collocamento di impianti e segnaletica previsti dal codice della strada per «mitigare ed attenuare la velocità degli automezzi», è stata presa per via delle Olimpiadi, nei tratti interessati dal transito di bambini, piazza della Legalità, nelle adiacenze del parco giochi, viale delle Magnolie, via degli Oleandri e via dello Sport.
Tutte aree in cui la viabilità, per le proteste di molti utenti, risulta particolarmente accidentata per le precarie condizioni del manto stradale e dove si sono verificai diversi sinistri. L’asfalto, infatti, è un colabrodo e crea danni alle auto in transito come dimostrano le numerose richieste di risarcimento dei danni avanzate da diversi automobilisti che chiedono al Comune di essere risarciti. Il Comune però non ha una polizza per responsabilità civile contro terzi e quindi paga ogni sinistro trattandone il quantum. Una problematica che però nell’adozione delle «zone trenta» non emerge.
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