ENNA. Durante la separazione con la moglie, un ennese ebbe una relazione con una giovane immigrata dell’Est. Ma a un certo punto intuì che la moglie potesse avergli messo un investigatore privato alle calcagna e decise di passare all’attacco: scendere in strada e fotografare la targa dell’auto che lo stava seguendo.
Fu così che un maresciallo dei carabinieri, il quale non c’entrava niente né con la moglie né con il marito – né con l’investigatore privato, un suo amico a cui stava solo facendo compagnia, evidentemente, nel posto sbagliato e nel momento sbagliato – finì per essere processato con l’accusa di molestie alla persona, aggravate dalla violazione dei doveri inerenti la pubblica funzione, ovvero il fatto che si trattava, per l’appunto, di un militare dell’Arma.
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