ENNA. C’è una sottile linea rossa a legare gli interessi di Cosa Nostra ennese con le famiglie catanesi dei Cappello e dei Santapaola.
Le alleanze tra questi clan – miranti a gestire congiuntamente il traffico di droga, sotto il controllo totale dei catanesi, e la raccolta del pizzo, per cui i gruppi ennesi sembrano mantenere un certo grado di autonomia – sono al centro dell’ultima relazione semestrale della Dia, depositata l’altro ieri dal ministro dell’Interno Marco Minniti in Parlamento e che si fonda sui rapporti giunti al centro dalle sedi periferiche (Enna notoriamente fa parte del distretto della Dia di Caltanissetta).
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