LEONFORTE. La Dda chiede dieci anni di carcere per Salvatore Mingari Favvento e otto anni e otto mesi per i due presunti complici, Giacomo Catania e Fabio Piccolo. Si è conclusa così la requisitoria del pubblico ministero Roberto Condorelli al processo di rito abbreviato “Muds Weeds Too”, che segue l’inchiesta della Squadra Mobile di Enna e del Commissariato di Leonforte, per cui i tre furono arrestati lo scorso maggio. La sentenza del Gup Marcello Testaquatra è attesa per giovedì. Secondo l’accusa, Mingari Favvento, imprenditore agricolo di 49 anni, avrebbe chiesto corrispettivi “sessuali”, in alcuni casi, a giovani e belle clienti, in cambio della droga. I due presunti pusher leonfortesi, che per un certo periodo sarebbero stati suoi collaboratori, non c’entrano niente con i pagamenti particolarissimi che Mingari, e solo lui, avrebbe chiesto alle clienti. Per la polizia, i tre avrebbero coltivato marijuana in alcuni terreni, mai scoperti, di Nissoria. In questo modo l’erba passava dal produttore al consumatore, venduta dai coltivatori stessi.