VALGUARNERA. La condanna a carico del suo presunto fiancheggiatore, l’ex comandante della polizia municipale Francesco Villareale, reo per il gup di Enna di avergli fornito un alibi falso, azzera il processo di rito abbreviato a carico di Giuseppe Pelligra, il vigile accusato dell’aggressione a sfondo sessuale ai danni di una donna, a cui sarebbe saltato addosso dopo che lei lo aveva fatto entrare in casa sapendo che si trattava, per l’appunto, di un pubblico ufficiale.
Il gup Luisa Maria Bruno, che ha emesso la condanna di primo grado per Villareale, adesso si dichiara incompatibile a esaminare anche la posizione di Pelligra. Nell’altro giudizio, esaminando Villareale, ha dovuto per forza conoscere gli atti a carico del presunto aggressore, per cui si configura una ragione d’incompatibilità.
Così il rito abbreviato per Pelligra dovrà ricominciare daccapo, circostanza che dilaterà almeno di altri tre mesi i tempi di un processo che riguarda fatti risalenti a circa otto anni fa. Ma va evidenziato che è passato poco da quando il caso, riaperto di recente, è passato dalla Procura alla fase dell’udienza preliminare. A giudicare sarà il gup Vittorio La Placa. L’udienza è stata fissata per il 26 giugno. Quel giorno, teoricamente, potrebbe chiudersi tutto in un’udienza sola, salvo rinvii. Pelligra è difeso dall’avvocato Luigi Spinello. A determinare l’incompatibilità, come detto, è stata la condanna a 4 mesi di reclusione, con la condizionale, emessa in primo grado a carico dell’ex comandante di Valguarnera, un incensurato di 58 anni.