VALGUARNERA. Si fece avanti con la polizia quando il suo presunto violentatore era sotto processo per un’altra accusa di violenza sessuale, ai danni di una ragazzina di età inferiore ai quattordici anni. Peccato che di anni, dalla vicenda che ha riferito lei, ne fossero passati parecchi: i fatti risalivano al 2000. Nonostante ciò, il suo racconto fu ritenuto credibile e quell’uomo, una guardia giurata oggi quarantacinquenne, era stato condannato in primo grado a 8 anni. Ma adesso i giudici della Corte di Appello di Caltanissetta non hanno potuto far altro che dichiarare il “non doversi procedere” per prescrizione. Il trascorrere del tempo ha estinto il reato. Dal processo così l’imputato, difeso dal penalista piazzese Sinuhe Curcuraci, esce pienamente pulito: la condanna è stata annullata. La vicenda sarebbe avvenuta un giorno fra marzo e maggio del 2000. Secondo ciò che ha riferito la giovane, che all’epoca dei fatti avrebbe avuto solo 12 anni (mentre l’ormai ex imputato ne aveva ventisette), lui l’avrebbe afferrata per le braccia, immobilizzata e buttato a terra. Poi le avrebbe strappato i pantaloni e avrebbe abusato di lei. Ma il reato si è prescritto.