BARRAFRANCA. Chiamò suo padre che era al piano terra, chiedendogli di raggiungerlo sopra, nella casa di famiglia. E non appena il genitore, il sessantanovenne Salvatore Spataro, salì l’ultimo gradino, gli sparò un colpo di fucile al torace, che lo uccise sul colpo.
Poi rivolse l’arma contro sé stesso e provò, non riuscendoci, a togliersi la vita, facendo fuoco altre due volte e centrandosi con entrambi i colpi, all’addome e alla mandibola. Adesso il Pm Daniela Rapisarda ha chiesto e ottenuto dal gip che si svolga una perizia psichiatrica, nelle forme dell’incidente probatorio, su Giuseppe Spataro, 34 anni, che si trova agli arresti ai domiciliari.
I fatti risalgono al 7 ottobre e forse il giovane avrebbe agito perché non tollerava l’eccessiva dedizione al lavoro del genitore, con cui operava nell’azienda agricola di famiglia, che l’avrebbe indotto a pretendere troppo da lui. Il gip Luisa Maria Bruno ha conferito incarico allo psichiatra Salvatore Bruno, collaborato dallo psicologo clinico forense Cristian Tinebra. La perizia è già in corso.
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