ENNA. La corte di Cassazione ha respinto il ricorso della Dda di Caltanissetta che chiedeva di riportare in carcere Gabriele Giacomo Stanzù, imprenditore agricolo, 57 anni, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa, nell'ambito dell’inchiesta «Nibelunghi», condotta, a metà gennaio scorso, dalla Guardia di finanza di Caltanissetta e dai carabinieri di Enna.
I giudici, della sesta sezione penale, hanno dichiarato inammissibile il ricorso e hanno accolto la tesi della difesa di Stanzù, rappresentata dagli avvocati Sinuhè, Curcuraci e Giuliano Dominici. Diventa così definitiva la scarcerazione preventiva dell’imprenditore, che però rimane in carcere perché sta scontando una pena per omicidio. L'imprenditore, secondo la Dda, sarebbe l’uomo di collegamento tra le famiglie mafiose di Enna e quelle di Gela.
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia