PALERMO. Scoperta una rete di pusher tra Catania e Leonforte. La squadra mobile di Enna ha arrestato due persone, mentre altre quattro sono state sottoposte ad obbligo di firma, con l'accusa di detenzione e spaccio di cocaina e marijuana. Il gruppo criminale, secondo gli inquirenti, aveva costituito un asse di rifornimento della droga fra Catania e la provincia di Enna. Le ordinanze di custodia cautelare in carcere, eseguite in collaborazione con la squadra mobile di Catania, sono state emesse dal gip nisseno su richiesta della procura di Caltanissetta. Le indagini, svolte dagli uomini della sezione antidroga e contrasto al crimine diffuso della squadra mobile di Enna e del commissariato di Leonforte, hanno accertato sia le fasi di approvvigionamento della droga, che la distribuzione tra i vari pusher per la vendita al dettaglio. Il gruppo, che all'occorrenza si serviva di alcuni fiancheggiatori esterni, reinvestiva subito, nell'acquisto di altre partite di stupefacente, il denaro guadagnato dall'incasso della vendita della droga. Per l'approvvigionamento della cocaina e della marijuana gli ennesi si rivolgevano prevalentemente a diversi fornitori di Catania. Gli arrestati, posti ai domiciliari, sono Francesco Balsamo, 48 anni, residente Catania, ed Enrizo Pizzuto, 43 anni, residente a Leonforte. Altre 4 persone sono sottoposte alla misura cautelare dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria: B. G., 28 anni; I. S. G., 34 anni; P.S., 35 anni; T. D., 27 anni. Il gruppo trattava cocaina e marijuana, I fatti, commessi a Leonforte e a Catania, risalgono al periodo marzo-settembre 2016. Per l'approvvigionamento della cocaina e della marijuana Pizzuto si rivolgeva prevalentemente a Balsamo, già condannato nell'ambito dell'operazione denominata "NickName". Gli investigatori hanno documentato diversi incontri, finalizzati al recupero di crediti, da parte di Pizzuto nei confronti dei sodali, indispensabili per effettuare i nuovi acquisti di droga. Il 26 giugno 2016 Pizzuto fu arrestato a Leonforte: aveva con sé oltre un chilo di marijuana. Nell'ambito dell'attività della polizia sono stati indagate altre persone nei confronti delle quali non sono state emesse misure cautelari.