Quei lavori a casa di suo figlio, a suo dire, erano andati troppo per le lunghe e in più non erano stati fatti neppure a regola d’arte. Sarebbe iniziata per questo, attorno alle 18,30 di mercoledì, l’accesa discussione nel corso della quale Mario Grillo, operaio cinquantaduenne di Piazza Armerina, avrebbe ferito mortalmente, con una coltellata alla coscia che ha reciso l’arteria femorale, il fabbro quarantottenne Enrico Coco. È eccessivo, forse, parlare di un movente del delitto, perché non è ancora chiaro se effettivamente l’operaio, colpendolo, avesse intenzione di togliere la vita a Coco, ma va detto che l’ipotesi di reato, al momento, è «omicidio volontario». I fatti, insomma, secondo i poliziotti, sarebbero andati così.