Un ergastolo e una condanna a 14 anni. È ciò che ha chiesto il pm Roberto Condorelli, al processo di rito abbreviato che si celebra a Caltanissetta a carico dei cugini Maurizio e Michele Nicosia, accusati a vario titolo dell’assassinio di Giuseppe Bruno, l’autotrasportatore sparito nel nulla a maggio del 2004. L’ergastolo è stato chiesto per Maurizio Nicosia, accusato anche di associazione mafiosa, mentre la pena minore è stata chiesta per Michele, ritenuto coinvolto nel delitto. Il 10 luglio è in programma l’arringa del difensore degli imputati, il penalista Antonio Impellizzeri, poi sentenza. In aula hanno concluso anche le parti civili, ovvero la famiglia di Bruno.