Una vera e propria scuola fantasma che sfornava decine di diplomati all’anno. Tutto falso, dalle presenze sui registri di classe, alle prove scritte ed orali, fino agli scrutini. L’inchiesta della procura di Enna e dei carabinieri e del comando provinciale dell’arma, che ha preso le mosse da un esposto, ha svelato che almeno 50 iscritti che avrebbero dovuto frequentare la scuola parificata «Aurora» di Pietraperzia, non avrebbero mai assistito ad una sola lezione.
L’indagine ha messo sotto la lente d’ingrandimento l’anno scolastico 2016 - 2017. Le telecamere degli investigatori, insieme agli appostamenti effettuati alla sede di Pietraperzia e alle ammissioni degli «studenti» che avrebbero dovuto frequentare in due sedi non ufficiali, a Nicosia e in un Comune etneo, hanno confermato che a scuola non ci andava proprio nessuno.
Il Gip del tribunale di Enna ha accolto le richieste di misure interdittive del Pm Romano per gli indagati, accusati di falso in atto pubblico commesso nella veste di pubblico ufficiale, tra i quali anche un assessore comunale in carica a Nicosia, Giuseppe Castello, 47 anni.
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