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Enna, tentò di strangolare l'ex ragazza: condannato ai domiciliari

Consegnata una Vw e-up alla Polizia di Stato di Milano

È stato individuato e portato ai domiciliari Giovanni Caramanna, ennese di 28 anni, condannato per il tentato omicidio della sua ex ragazza.  Caramanna ha scontato già circa tre anni di arresti domiciliari, condannato alla pena residua di 10 mesi e 25 giorni.

Nel 2015, dopo una relazione sentimentale, interrotta dalla ragazza, Caramanna non accettò che la ragazza potesse avere nuove frequentazioni. Dopo qualche tempo, però, la fidanzata  decise di recuperare alcuni effetti personali a casa dell’ex-fidanzato. Il ragazzo, in uno scatto d’ira, le prese il telefono e la minacciò. La ragazza tentò di recuperare il telefono ma venne colpita al braccio con un coltello da cucina.

A quel punto, intervenne la madre di Caramanna, presente in casa al momento del fatto, che riuscì a disarmare il figlio. Ma l'ex fidanzato saldò addosso alla ragazza e tentò di strangolarla, provocandole la frattura della clavicola e lividi nel collo e nel volto.

La ragazza, ormai priva di sensi, cadde per terra in un lago di sangue. La madre di Caramanna convinse il figlio a non uccidere la ragazza e a chiamare la polizia. Fortunatamente la ragazza si salvò e potè raccontare i fatti agli investigatori della squadra mobile di Enna che svolsero fin da subito le indagini e arrestarono il giovane.

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