Convalidati, ieri, dal Gip del Tribunale di Enna gli arresti di Danilo Mancuso, di 30 anni, Vincenzo Russo di 28 anni e Giuseppe Privitelli di 26 anni, che erano stati colti in flagranza di reato, dai Carabinieri, dopo avere rubato 4.500 euro al bar Marconi di Piazza Armerina.
Il Gip ha confermato anche misure dei domiciliari, misura che di fatto vale solo per Privitelli perché gli altri due, il giorno dopo il fermo in flagranza, erano stati raggiunti da un ordine di carcerazione perché accusati di fare parte di una banda che con il metodo della “spaccata” aveva consumato tre furti in bar tabacchi tra Mazzarino e Piazza Armerina, un tentato furto e sei furti d'auto. E per questo rimangono in carcere.
Mancuso, Russo e Privitelli, tutti residenti a Barrafranca, "dopo aver asportato a Barrafranca una Fiat Panda, si recavano nel Comune di Piazza Armerina e - aveva spiegato una nota dell'Arma - utilizzando quest'ultima come ariete per sfondare la porta d'ingresso del Bar ‘Caffetteria Marconi', asportavano una macchinetta cambia monete. Immediate ricerche consentivano ai militari operanti di rintracciare e sorprendere i predetti in un podere sito in contrada Monte Navone, sempre nel territorio del Comune di Piazza Armerina, mentre erano intenti a tagliare le lamiere della macchinetta, utilizzando vari attrezzi".
I carabinieri avevano subito restituito i 4.500 euro rubati al legittimo proprietario, mentre l'auto usata per consumare il furto, una Fiat Panda, era stata recuperata e sottoposta a sequestro. Quindi dopo le formalità di rito, i tre giovani uomini erano stati tradotti nelle loro case ai domiciliari, in attesa dell'udienza di convalida che si è tenuta ieri.
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