"Con molto rammarico ed amarezza ma senza sorpresa alcuna, mi trovo oggi a dover smentire la notizia circolata nei giorni scorsi dell’arrivo ad Enna di 15 agenti, infatti, il piano dei potenziamenti del Ministero dell’Interno non prevedeva, a luglio, l’arrivo di agenti e cosi è stato". Lo riferisce il segretario generale provinciale Silp Cgil di Enna Marco Algeri. E continua: "Vi era una flebile speranza che il piano dei trasferimenti ordinari ci riservasse qualche gradita sorpresa ma anche questo ha visto la casellina degli arrivi nella nostra provincia segnare un impietoso zero. Da tempo - spiega - abbiamo denunciato, in ogni modo, la carenza di uomini e donne della Polizia di Stato prima lanciando l’hastag #diamoinumeri poi chiedendo, nello scorso dicembre, anche aiuto al senatore Trentacoste nella speranza che potessero arrivare i necessari rinforzi ed invece il piano dei potenziamenti, finora confermato, prevede l’arrivo di un congruo numero di uomini solo ad Aprile 2020 mentre a Dicembre 2019 è previsto un incremento di 3 sole unità". "La carenza di organico, stimata tra le 35 e le 40 unità, non tiene conto dei futuri pensionamenti - avverte -, ed è calcolata sulle piante organiche risalenti al 1989. Piante organiche certamente inadeguate alle reali necessità della nostra provincia, oggi, profondamente cambiata rispetto all’inizio degli anni Novanta con l’università “Kore” in continuo espansione ed un aumentata attenzione per il settore turismo". Poi avvisa: "Abbiamo bisogno di personale ed anche di strutture idonee ad ospitare gli Uffici di Polizia. A tal proposito, grazie anche al continuo input del Silp Cgil, sembra che i Commissariati di Leonforte e di Piazza Armerina possano essere trasferiti in locali adeguati in tempi relativamente brevi". "Mi chiedo cosa debba ancora accadere perché si accenda un faro sulla sicurezza nella nostra provincia o si vogliono minimizzare i gravi episodi criminosi accaduti? In ultimo l’incendio dell’auto di un appartenente alle Forze dell’Ordine. I recentissimi arresti operati dalla Squadra Mobile di Enna e dai Carabinieri - conclude - ci dicono chiaramente che la nostra provincia non è affatto immune dal fenomeno mafioso".