Enna

Sabato 23 Novembre 2024

"Sergente di Hitler": donna capo di estremisti di destra, inchiesta a Enna

Un fermo immagine tratto da un video della polizia mostra il materiale sequestrato

Perquisizioni della polizia a carico di soggetti legati a gruppi dell’estrema destra. Le indagini svolte dalla Digos di Enna con il coordinamento della Direzione Centrale della polizia di prevenzione, sono dirette dalla Procura distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Caltanissetta. Sono 19 i decreti di perquisizione domiciliare. L’inchiesta, avviata da circa due anni, è coadiuvata dagli omologhi uffici di Siracusa, Milano, Monza Brianza, Bergamo, Cremona, Genova, Imperia, Livorno, Messina Torino, Cuneo, Padova, Verona, Vicenza e Nuoro. L’operazione «Ombre nere», che trae origine da un monitoraggio di militanti di estrema destra locali, ha consentito alla Digos di Enna e al Servizio Antiterrorismo Interno di far emergere l’esistenza di una vasta galassia di soggetti, residenti in diverse località, accomunati, spiegano gli inquirenti, «dal medesimo fanatismo ideologico» ed intenzionati a costituire un movimento d’ispirazione apertamente filonazista, xenofoba ed antisemita denominato «Partito Nazionalsocialista italiano dei lavoratori». Tra gli indagati un ex esponente della N'drangheta Tra le persone coinvolte c'è anche un pluri-pregiudicato calabrese, ex «legionario» ed esponente di spicco della 'ndrangheta, con un passato da collaboratore di giustizia e già referente di Forza Nuova per il ponente ligure. Una chat per addestrare i militanti Gli indagati coinvolti nell’operazione della polizia contro l’estrema destra, i quali tentavano di creare un partito filonazista, avevano anche creato una chat chiusa denominata «Militia», finalizzata all’addestramento dei militanti. Il gruppo cercava inoltre di accreditarsi in diversi circuiti internazionali avviando contatti con organizzazioni di rilievo come «Aryan Withe Machine - C18» (gruppo che ha dei riferimenti ai «Combattenti di Adolf Hitler» ed è espressione del circuito neonazista Blood & Honour inglese) ed il partito d’estrema destra lusitano «Nova Ordem Social». È stata anche verificata la partecipazione di alcuni componenti alla «Conferenza Nazionalista» svoltasi lo scorso 10 agosto a Lisbona con l'obiettivo di creare un’alleanza transnazionale tra i movimenti d’ispirazione «nazionalsocialista» di Portogallo, Italia Francia e Spagna. In quell'occasione, un’indagata era stata anche relatrice, distinguendosi per un intervento dall’accesa retorica antisemita. Ai vertici una donna Al comando del gruppo che voleva ricostituire il Partito nazista c'era anche una donna, una 50enne impiegata e incensurata, che faceva parte del direttivo nazionale dell'autonominato "Partito Nazionalsocialista Italiano dei lavoratori". La donna si faceva chiamare "Sergente maggiore di Hitler" e aveva il compito di reclutamento e diffusione di ideologie xenofobe. La Digos di Padova oggi ha proceduto ad una perquisizione nei confronti della donna. L'operazione Ombre nere è giunta dunque anche a Cittadella. In casa della donna gli investigatori hanno trovato materiale per la propaganda, striscioni con svastiche e altri loghi antisemiti, bandiere naziste. La donna aveva partecipato a manifestazioni di Forza Nuova anche in Veneto. La miss Nel variegato mondo degli estremisti che stavano tentando di organizzare - secondo le accuse - un gruppo neonazista, c'è anche una 26enne che avrebbe partecipato e vinto il titolo di 'Miss Hitler'. Il particolare è emerso nel corso delle perquisizioni. Tra gli indagati due donne, R.F. di 26 anni, residente a Pozzo d'Adda (Milano), e B.G.C., di 46, residente a Milano, e un uomo, G.F., 41enne residente a Lacchiarella (Milano). Secondo quanto accertato dagli investigatori milanesi, delegati dalla Procura siciliana, R.F., l'estate scorsa avrebbe preso parte come oratrice ad un convegno di estremisti di destra a Lisbona (il 10 agosto) e avrebbe partecipato a un concorso on line, sul social network 'VK', vincendo il titolo di 'Miss Hitler 2019'. A seguito delle perquisizioni, sono anche stati sequestrati due coltelli, tre cellulari, due computer e un tablet, diverso materiale di area politica di estrema destra, un busto di Benito Mussolini, libri sull'antisemitismo e sul fascismo.

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