Si sono riuniti a Pergusa tutti i segretari provinciali siciliani del Sindacato autonomo di Polizia (Sap), per fissare le strategie operative che serviranno ad affrontare le principali criticità dell'organizzazione che, solo in Sicilia rappresenta quasi 2mila poliziotti. L'obiettivo condiviso dai segretari sarà quello di avviare un'azione sindacale che riesca a «rendere l'istituzione Polizia di Stato trasparente come una casa di vetro».
«Il gruppo di lavoro costituito alla luce degli obiettivi fissati dal recente congresso nazionale che si è svolto a Rimini - spiega Giovanni Sciotto segretario provinciale del Sap - ha tracciato le basi strategiche future della politica sindacale di Polizia nell'ambito del comparto sicurezza in Sicilia».
Oltre ai segretari provinciali siciliani l'incontro ha registrato la presenza dei vertici sindacali nazionali, il presidente Rosario Indelicato, il segretario Giuseppe Coco, il vicepresidente Gaetano Marranzano.
I temi che fonderanno le future, a breve, medio e lungo termine, le azioni politico-sindacali del Sap «impegnano anche importanti fenomeni che toccano da vicino la società civile, come l'immigrazione irregolare che alimenta inesorabilmente le fila dell'illegalità, la criminalità organizzata e comune che ancora condizionano inesorabilmente il Meridione e la nostra Sicilia» temi che si affiancano alla tradizionale difesa dei diritti sul lavoro dei poliziotti fra cui il riordino delle carriere, il contratto di lavoro che è scaduto da tre anni, il turn-over del personale della Polizia di Stato che ha un'età media di 49 anni, la formazione professionale, le dotazioni di sicurezza, le divise che spesso scarseggiano o sono inadeguate.
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