Manca solo un giorno e si entrerà, ufficialmente, nella agognata fase 2. Mentre i sindaci in tutti i Comuni si sono già organizzati fissando regole e mentre i cittadini, chiusi in casa da quasi 2 mesi, aspirano alla normalità e soprattutto a recuperare la vita affettiva negata dall'isolamento, Confcommercio invita alla prudenza invitando a riaprire le attività “quando sarà garantita la sicurezza”. «Dal 4 maggio - spiega il sindaco di Nicosia Luigi Bonelli - accesso libero ai supermercati senza necessità di rispetto per la lettera. Permane l'obbligo di un ingresso per famiglia, distanza di sicurezza e mascherina obbligatoria per l'accesso in tutti i locali pubblici. I commercianti e gli artigiani che sono autorizzati dal Decreto del presidente del consiglio die ministri alla riapertura potranno farlo senza limiti orari. Per gli esercizi che riaprono è necessaria la sanificazione dei locali. Ho disposto - continua - la riapertura del cimitero, attraverso il solo ingresso principale, uno per famiglia e per un numero massimo di 15 persone munite di presidi protettivi». E intanto a Nicosia si sta quasi completando la distribuzione delle mascherine, che viene fatta casa per casa. Ad Enna l'analoga distribuzione, ma ogni cittadino dovrà recarsi nella propria sezione elettorale, è iniziata ieri mattina e proseguirà per tutta la prossima settimana. «Le mascherine - spiega il sindaco Maurizio Dipietro - sono sufficienti per tutti e quindi non è necessario affrettarsi, anche per evitare assembramenti, e per il ritiro dovrà presentarsi un solo componente per nucleo familiare». Anche a Piazza Armerina si lavora per la riapertura del cimitero e il primo maggio un sopralluogo ha verificato come spiega il sindaco Nino Cammarata «che tutto possa procedere in sicurezza». E la sicurezza e ciò a cui aspira anche Confcommercio. «Bisogna riaprire - spiega Maurizio Prestifilippo, presidente provinciale di Confcommercio Enna - solo quando sarà garantita la massima sicurezza per noi e per i nostri clienti. Molti pressano per rialzare immediatamente le saracinesche di tutte le attività produttive, ma noi preferiamo una linea di maggiore prudenza, che consenta una graduale apertura evitando di vanificare il sacrificio della chiusura e dell'isolamento degli ultimi due mesi». L'articolo completo sull'edizione del Giornale di Sicilia in edicola